Beppe Cunico – Passion, Love, Heart & Soul

Sono pochi gli artisti che mettono su vinile la propria vita o parte di essa e sono pochi i musicisti che hanno il coraggio di raccontarla sulle ali di un prog rock che non dispiace mai anzi, proprio in virtù di questo modo d’essere in musica, spesso capita di ascoltare prodotti fatti solo per essere buttati lì, nel mercato e basta. Non è il caso però di Beppe Cunico che, dietro la veste di chitarrista ed anche con un passato di batterista, riesce ad affondare in quel sound anni 70 con una marcia che lo trascina più verso un sound personalizzato. E così, come lui stesso ha avuto modo di dichiarare, in Passion, Love, Heart & Soul ci puoi trovare i ricordi di passaggi dei grandi come Pink Floyd, Genesis, The Cure e tanto di quel Steven Wilson che dopo aver ascoltato il disco mi son detto “ah, finalmente uno che oltre a suonare si è fatto ispirare da un genio come Wilson”. Passion, Love, Heart & Soul è un viaggio in quell’intimità che Cunico ha voluto svelare pian piano, un disco che è davvero personalissimo, quasi un autoscatto della propria vita o parte di essa che, al di là delle parole nei testi, affronta temi importanti quali un passato adolescenziale dove l’anoressia ha colpito lasciando segni profondi nell’animo, ma anche come tutte le vicissitudini e le difficoltà incontrate nel campo dell’industria musicale quando magari fanno finta di essere dalla tua parte ed invece pensano ai propri profitti (le case musicali lo fanno spesso ecco poi perché le autoproduzioni aumentano come aumenta la musica liquida).

Ma c’è spazio anche per parlare di corruzione, di disuguaglianza, di egoismo, tutti temi che in quest’ultimo periodo si sono ampliati, entrati a far parte quasi del nostro dna grazie anche, purtroppo, al particolare momento storico che tutti stiamo vivendo. Ma Passion, Love, Heart & Soul è un album che al di là dei temi che tratta è soprattutto un album di buona musica, fatta con il cuore sì, ma anche con tanta testa perché, per fare un disco così ci vuole veramente testa e la certezza di essere comunque un bravo musicista. E Beppe Cunico un bravo musicista lo è, ma anche un bravo paroliere, capace di trasmettere ciò che l’animo non può, magari gli occhi sì, ma per chi sta dall’altra parte come me, che ha disponibilità solo di ascolto, non è semplice decifrare quanto Cunico ci racconta; ma Beppe ci riesce con grande maestrìa, con testi che colpiscono immediatamente ma che non soffocano per nulla la grande musica che questo disco ti propone. Già, proprio un bel disco, tutti i brani raccontano di un uomo e delle sue contraddizioni, della sua vita, ma è anche una vita che emana respiri musicali. Bene così allora, perché Heart & Soul è “testa & soul”, ma anche cuore, e tanto, perché senza cuore non nascono facilmente album così.

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