In Etere, secondo disco dei Feel In The Void

Dopo un primo album pubblicato nel lontano 2016, album intitolato Flogisto, i Feel In The Void, band di giovani pugliesi trapiantati in quel di Bologna (chissà perché poi i nostri giovani una volta andati via non tornano), hanno pubblicato ad ottobre scorso la loro seconda produzione intitolata In Etere,un album che colpisce sin dalla copertina, esplosiva come la musica che i Feel In The Void ci propongono. Di band pugliesi che con il rock hanno diverse affinità elettive ne conosciamo diverse, ma stavolta, con questi musicisti “emigrati” che sanno farsi “sentire”, c’è tanto da raccontare. Per prima cosa va subito detto che la loro è una musica che pesca molto nel rock grunge di Seattle ma anche in zona progressive e stoner, e questa loro inclinazione li porta quindi ad un album comunque….rock ove, tutte le influenze sopra citate sono sapientemente innestate tra loro. E non finisce qui: infatti, questi quattro musicisti, sono energici e solidi nel proporre un rock tutto italico, musica che diventa sin da subito anche un viaggio oltre patria per un respiro internazionale, un rock dall’impronta certificata che è marchiato a fuoco Feel In The Void. Michele Nardella, Giuseppe Vinelli, Ottavio Buttacchio e Paolo De Santis sono i musicisti che compongono i Feel In The Void, gruppo che abbiamo apprezzato durante l’ascolto sia di quest’ultimo album, In Etere, che del precedente, una band che ha certamente carattere e lo dimostra. Con la fantastica introduzione di Chiamami Isterico, siamo già dentro quel rock anni novanta con tanto di chitarre grunge e voce distorta da richiamare un po’, almeno in questo caso e nella voce soprattutto, i torinesi Subsonica, ma è solo un’apparenza che lascia il tempo che trova perché, qui, il rock è subito dirompente. Il secondo brano di In Etere, Amore, Denaro e Vendetta cambia subito marcia con quell’interessante battito rock all’italiana che respira internazionale e che piace soprattutto nell’inciso chitarristico, bello da far paura per il rock che ti travolge e, nel linguaggio tipicamente rocckettaro … ti frega (meglio ancora ti fotte…eccome se ti fotte). L’intro acustico di Tutto Il Resto è un toccasana per noi che amiamo certe inclinazioni blues, quelle che si trasformano in compattato e dirompente rock che ti coinvolge e te ne accorgi dal piede a terra che batte per colpa di quei riff tutta chitarra, ma va bene così a quest’ora della sera, alla faccia di chi fa dell’altro. Anche In Cosa Sei il rock c’è, un po’ più rilassato qui, ma la chitarra flerta con la voce possente che si fa apprezzare in tutto il disco che continua con pezzi sempre all’altezza, come Clyde e Mezzaluna che mantengono inalterati i suoni fino a quando il successivo Formidabile richiama in mente certi passaggi di litfibiana memoria che non guastano ma che qui sono personalissimi e tutti made in Feel In The Void. E se con Bluff si tocca quasi il metal non ci resta che battere, anzi no…sbattere quel piede imitando la grancassa di una batteria che insieme al rullante di tocca lo stomaco e lo stacca fino a farlo diventare un pallone da rugby (e che caspita, quando la musica è tosta…è tosta). Con Himalaya tocchiamo qui altre vette elettroniche anche se non manca il grande riff a far da sottofondo al cambio di accordi energico e poi terribilmente sognante, insomma qui stiamo davvero strabordando nella grande rock ad otto mani di questa band tutta pugliese ma con le radici in Emilia. E se poi Pace Termica (reprise) si ricollega al brano presente sul primo album ma con grande effetto, Mai Così Nitido è pura vibrazione rock e nulla più.  E se pensavate di aver chiuso qui allora non vi siete accorti che ormai ciò che è più evidente è la quantità di adrenalina pura presente dentro di noi che abbiamo ascoltato, adrenalina che è esplosa dentro fino all’arrivo di Prendimi Se Ci Sei che non calma ma, come dicevamo prima, ti trasporta in un fantastico ed italico rock. Beh allora che dire di questi ragazzi pugliesi Feel In The Void? Non lo so proprio perché nelle orecchie mi scivola via la chitarra solista di Prendimi Se Ci sei che, se devo dire la verità, non mi ha preso…..mi ha semplicemente fottuto con un grande rock! Feel In The Void a quando un concerto al sud?

Link di ascolto ai due album https://feelinthevoid.bandcamp.com/

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