I Viaggi Di Madeleine ed il nuovo disco “Tra luce e ombra”

Abbiamo avuto la possibilità di ascoltare in anteprima il nuovo disco della band salentina che, ancora una volta continua a stupire con le loro idee progressive ma sempre un po’ sbilanciate verso il sound di Canterbury

Annunciato in uscita il 21 giugno prossimo in coincidenza della Giornata Nazionale della Musica, giunge a noi in anteprima “Tra Luce E Ombra” il nuovo album de I Viaggi Di Madeleine, duo composto da Francesco Carella e Giuseppe Quarta, e realizzato per l’etichetta M.P. & Records di Vannuccio Zanella. L’album è inoltre distribuito da G.T. Music di Antonino Destra, Edizioni Musicali Micio Poldo, e la promozione a cura di Micio Poldo Communication.

Per la realizzazione di questo secondo lavoro, I Viaggi Di Madeleine si sono avvalsi del contributo e della partecipazione di altri musicisti tra i quali quella di Richard Sinclair (voce e basso in “Poker”), Marco Ancona (chitarra elettrica in “Frequenze solari”) Pietro Sansonetti (chitarra elettrica in “Road Roller”), Francesco Del Prete (violino in “Nostalgie”), Roberto Gagliardi (sax soprano in “Frequenze Solari”), Santi Spanna (voce narrante in “Bronx”). La loro musica non manca mai di toccare temi attualissimi di disagio, condizione umana e problemi legati alla situazione sociale e interiore dell’uomo che vive i tempi attuali. Da questo anche la scelta di una grafica, curata da OndemediE, arricchita da bellissime foto che in qualche modo illustrasse questi terreni di confine dove l’illuminazione interiore e’, forse, il solo modo di contrastare l’ombra esteriore.

E veniamo ora a parlare del disco che si apre con Migrazioni dove, da subito, è il suono del moog a colpire, quasi a richiamare atmosfere berbere e, da un punto di vista musicale, i primi vagiti dell’italico rock del periodo ’70 and after. L’ascolto che si dipana verso atmosfere gobliniane è rimarcato dalla presenza di un toccante basso mentre, verso i 3.20”, sembra di riascoltare passaggi alle Orme. Direte voi….ma allora nulla di nuovo all’orizzonte? E invece no, perché questo brano di apertura di Tra Luce e Ombra è un vero e proprio richiamo a quello che spesse volte, forse un po’ toppe, anche il Salento ha vissuto con gli sbarchi dei migranti. “Frequenze Solari” è un’apertura alla Cemento Armato delle Orme con la voce che per la timbrica che possiede sta al di sopra di tutto. Ma il rock diventa subito una miscela esplosiva con l’ingresso della chitarra ed il successivo cambio di passo dove, il breve assolo di Roberto Gagliardi, è la degna chiusura di un interessante passaggio.

Con Poker si entra in zona jazz rock e non poteva essere diversamente vista la presenza di Richard Sinclair che per come lo conosciamo noi, ama giocare molto con la voce e il basso sia in sala di incisione che dal vivo. Da menzionare in questo pezzo le basse frequenze delle tastiere ed il leggero, ma essenziale, contributo di batteria e basso che sono il mantra sul quale tutto viene cucito – compreso il gorgoglio finale di Richard. Si continua con Bronx con la voce narrante di Santi Spanna, al secolo Vladimiro Passannanti, che ci conduce in un paesaggio sonoro soffuso con l’apertura affidata ad una marimba e Santi Spanna che descrive a parole un “oscuro lato selvaggio dell’umanità”, rappresentato da quel Bronx che ognuno di noi ha a volte dentro. Con L’Ultima Battaglia, ci sembra che il disco sia giunto ad una fase di stallo, quasi si fosse incanalato in un vicolo cieco perché mantiene costanti le “misure” senza fare quel salto qualitativo, quel salto che gli spetterebbe per meritarsi alla fine un bel voto ( che noi, come sempre, non daremo). A questo punto giunge il pezzo che dal punto di vista musicale ci trasporta un po’ in atmosfere “space”, vale a dire Androgino, che ha però dalla sua la delicatezza e l’atmosfera giusta alla quale un po’ i Viaggi Di Madeleine ci avevano abituato con il primo disco mentre, con Road Roller l’esplosione del prog è conclamata con un po’ più di essenza jazz rock che non guasta mai nel loro caso. Finale di pezzo esplosivo con la bella chitarra elettrica di Pietro Sansonetti, chitarrista dei castelli romani, qui davvero in gran spolvero.

Tra Luce E Ombra si chiude con Nostalgie, forse tra tutti il pezzo di questo disco che ci ha colpito di più. Ma nel complesso il nuovo lavoro de I Viaggi Di Madeleine conferma appieno quanto avevamo scritto recensendo il loro esordio: “Ed è alla superba interpretazione musicale che si deve tutta la bellezza di un album che, se per I Viaggi Di Madeleine è il primo, già dimostra come questa band, proseguendo su questa scia, abbia un futuro da grande band”. Se i ragazzi leccesi continuano a seguire questa strada, di sicuro ne vedremo ancora delle belle.

Ti potrebbe interessare