L’esordio di Gavin King (Private Dicks) con Skeletons

Quanti di voi si ricordano dei Private Dicks (lascio a voi la traduzione)? Si proprio loro la band di Bristol formatasi alla fine degli anni ’70 proprio nel periodo in cui il punk rock veniva sostituito dalla new wave.

A cavallo tra i due generi, i quattro erano destinati a grandi cose ma, forse in classico stile punk, le loro carriere erano finite prima ancora prima  di iniziare, e come ha spiegato il cantante Gavin King, i loro irriducibili seguaci – migliaia di cui la band non era a conoscenza fino a poco tempo fa – non li lasceranno andare in pensione. Ed infatti, quel proprio non voler andare in pensione  a tutti i costi ha portato Gavin King a produrre il suo esordio solistico dal titolo Skeletons che vedrà la luce il prossimo 29 marzo 2024 in edizione limitata (300 ) vinile tramite Heartbeat Records.

Con l’aiuto del chitarrista dei Private Dicks e amico di sempre, Paul Guiver, e del chitarrista di lunga data dei Tears For Fears e Robbie Williams  Neil Taylor  – che si è anche occupato della produzione dell’album – arriva a noi (ricevuto in anteprima per l’ascolto) Skeletons che  è composto da otto tracce oscure, orecchiabili, post- angoscia punk.

Tuttavia l’esordio solista di Gavin possiede tutta quell’impronta di sound che viaggia tra il pop-rock anni 80 inizi ‘90 sovrastato da una forte personalità del cantato che guarda oltre gli stili. Skeletons si mantiene su una linea di leggerezza e di concretezza davvero interessante che pone questo esordio tra i più interessanti di questa prima parte dell’anno. Ed è lo stesso Gavin a dirlo: “La produzione di Neil Taylor è semplicemente superba. Ha aggiunto profondità a queste canzoni e le ha portate in direzioni che davvero non mi aspettavo, ma funziona davvero. Direi quasi che sono orgoglioso di questo disco.”

Skeletons è composto da otto tracce (dieci online) di tetra angoscia pur essendo il tutto orecchiabile e post-punk, il lavoro di un uomo che si è guardato dietro, che ha riflettuto sullo stato del mondo ed ha avuto la forza di mettere tutto ciò che aveva dentro in musica. Un bell’esordio da solista caro Gavin!

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