4:13 Dream del 2008 è la dimostrazione che i The Cure continuano a creare canzoni di pop bizzarre nonostante riescano però a farlo ancora sorprendentemente bene.
The Cure – The Cure
I The Cure sono come l’araba fenice: muoiono, rinascono, si nascondono, riemergono, ma di fatto sono sempre sulla scena. Probabilmente ciò è in gran parte dovuto al carattere di Robert Smith,
The Cure – Bloodflowers
La prima cosa che colpisce di questo Bloodflowers dei The Cure, pubblicato nel 2000, è la forte presenza di atmosfere acustiche che portano i vari brani che compongono l’album verso atmosfere tranquille e quasi rilassate.
The Cure – Wish
Dopo la pubblicazione del mini live Entreat di cui abbiamo precedentemente parlato, l’anno successivo, nel 1992, è la volta di Wish che giunge in un periodo in cui il grunge stava assumendo connotati epocali grazie a tante di quelle band che poi, di lì a poco, si sarebbero definitivamente affermate sia sulla scena americana, dalla quale la maggior parte proveniva, ma anche a livello internazionale.
THE CURE – Wild Mood Swings
Wild Mood Swings giunge a noi dopo ben tre dischi live prodotti dalla band di Robert Smith usciti tutti nel 1993: Show, Sideshow e Paris ed arriva accolto da un assoluto silenzio sia da parte del pubblico che della stampa specializzata.
The Cure – Entreat
Ci sono dei colleghi con i quali discuto spesso di musica e con molti di loro ci sono delle divergenze di opinioni che riguardano, in particolar modo, il fatto che purtroppo sono in tanti ad avere l’opinione che i dischi registrati in studio dimostrano effettivamente le capacità musicali delle band.
The Cure – Mixed Up
Sono in molti a dire che di questa produzione i The Cure, e lo stesso Robert Smith che ne ha curato il remixaggio, avrebbero potuto farne a meno, ma qui è solo tutta una questione di opinioni. Potrei anch’io unirmi al coro di voci che circolò a proposito di Mixed Up, ma resto comunque dell’avviso che per qualsiasi produzione, di qualsivoglia band si tratti, per capirne l’evoluzione o l’involuzione, bisogna andare ad ascoltarselo.
The Cure – Disintegration
In attesa di vederli all’opera in Italia all’interno di Firenze Rocks e di conoscere qualcosa in più del loro, probabile ed imminente, ritorno discografico, ci rimmergiamo nella loro discografia analizzando un album tra i migliori dei The Cure che tra l’altro, quest’anno, compie ben trent’anni: Disintegration.
The Cure – Kiss Me, Kiss Me, Kiss Me
Dopo l’uscita di The Head On The Door, nel 1986 i Cure producono una raccolta antologica Standing On A Beach/Staring At The Sea che raccoglie le facciate A dei primi tredici 45 giri realizzati dalla band di Robert Smith.
The Cure – The Head On The Door
Dopo il deludente The Top, i The Cure di Robert Smith non eludono le aspettative dei propri fan perché sfornano un nuovo lavoro, The Head On The Door, in cui sono finalmente al top di quella fusione tra pop e dark che da tempo avevano inseguito con le precedenti produzioni ed in particolare con gli ultimi due lavori in ordine d’uscita.
The Cure – Concert: The Cure Live
Nelle nostre recensioni per Rockgarage abbiamo sempre evitato di analizzare produzioni prettamente live perché riteniamo che i suoni prodotti in studio, anche se spesso manipolati (in particolare in quest’ultima èra tecnologica) non sono sufficienti a far capire, leggendo, quelle composizioni e quelle produzioni alle quali gli artisti si affidano per portare al pubblico il loro messaggio musicale.