Esce oggi “Out of the Show”, secondo album dei catanesi Blacktop Overdrive Experience

Ah, quanto tempo era che non ascoltavo un disco così, un disco capace di riportarmi alla mente vecchi vinili sempre amati e gelosamente conservati,  grazie al fatto che rock del genere è difficile a morire. E così mi son ritrovato, grazie alla A Giant Leap, ad ascoltare Out of the Show, appena uscito, che gioca molto tra classic rock e stoner. Un disco che ci voleva, frutto gradevole di un gran bel gioco di chitarre e ritmi sostenuti che con l’aggiunta di un bel tocco blues scalda l’anima. Già perché non è tutto rock quel che luccica in questo disco dove c’è il rock come non lo ascoltavamo da tempo, un secondo album pieno di sostanza per questi ragazzi catanesi, i  Blacktop Overdrive Experience. Ci sono anche tanti passaggi stoner che spingono il sound verso una contemporaneità ed una sonorità che a volte giunge in territori grunge, mai aggressivo ma dobbiamo chiarirlo…. sempre di sostanza. La partenza con  l’intro blues di chitarra e voce di Feeling Free, prelude ad uno shuffle aggressivo con un ritornello in pieno stile hard rock che a noi ricorda un po’ la James Gang, la band rock statunitense di Joe Walsh. Si continua con Out Of The Show, il pezzo che dà poi il titolo all’album, che è pieno di quelle sblusate efficienti come lo abbiamo trovati nei nostri giovanili ascolti nel  blues rock dei Mountain, in quello di un altro grande chitarrista rock come lo fu il compianto Leslie West e, devo dire la verità, non so se questi ragazzi prima di intavolare questa seconda produzione abbiano o meno ascoltato questa “brava gente rock”. Resta il fatto che a noi questo lavoro sta davvero facendo venire certi pensieri in mente….ma lasciateli a noi per favore! Si continua a battere rock anche con Take Control anche se più votato ad una sorta di blues alla Cream (e scusate se è poco il paragone), con la batteria che detta davvero il tempo per una lucida presa di potere della voce e della solita chitarra che svirgola dal comparto per sfondare con lo stoner. La bella Fly invece, si impone con la delicatezza d’altri tempi, quella che viaggia sui binari di un rock a cavallo tra gli ’80 e i ’90, mentre la successiva Fooled & Deceived è uno stoner ammaliante che devìa verso méte un po’ rock’n’roll con uno sterzata all’hard gradevole e sensato che abbiamo trovato con gioia tra i solchi liquidi di questo Out of the Show. Quando arriva la bella Never Gonna Be The Same, i ricordi sonori vanno al tocco acustico ed alla voce del compianto Chris Cornell e, se quella è tutta un’altra storia, qui i Blacktop Overdrive Experience la storia, la loro, la stanno costruendo con questo splendido lavoro che ardentemente consigliamo a tutti di  ascoltare (lo trovate su spotify), ma anche da acquistare per dare linfa a questi rocker siciliani. Si dice che questi ragazzi siano Out Of The Show, noi invece siamo del parere che loro, lo show lo stanno facendo con un album rock nell’animo e nei peli che si rizzano sulla pelle all’ascolto di certi passaggi d’altri tempi. Con Close To You ti scappa anche il piede perché arrivati ad un certo punto, scusate il francesismo, “come cazzo si fa a stare fermi con un disco che spruzza pure rock e basta?”. La grande Like A Hurricane dell’irraggiungibile Neil Young, esplode in una bella cover da mille e una notte e ci ricorda che se lui, il Neil internazionale, l’ha anche suonata con i Pearl Jam, qui i siciliani Blacktop Overdrive Experience la suonano da soli ma con lo scatto di una band che dimostra di essere grande già con questo “splendido” secondo episodio della loro carriera. Chiude The Blame, un pezzo di stoner esplosivo che spruzza il rock da ogni poro, un degno epilogo di un disco che piacerà a chi il rock ce l’ha nel proprio dna (sarà colpa del famoso trio batteria, basso e chitarra che esplode sempre?). Noi, non ci spingiamo mai oltre ciò che scriviamo, ma stavolta oltre a pensarlo davvero, dobbiamo fare uno strappo alla regola: “Bravi ragazzi!”

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