Francesco Fry Moneti – Cosmic Rambler

Se volete farvi un viaggio con la mente abbiamo qui il disco giusto che fa per voi. Lui non è nuovo a certi viaggi che ci ha proposto dai tanti palchi in Italia, ma a sentirlo in “solo” devo dirvi che è tutta un’altra cosa. Il disco di Francesco “Fry” Moneti, violinista e polistrumentista dei Modena City Ramblers, che avrò visto un paio di volte quando non c’era il covid e spesso si andava alle feste dell’Unità o in altre occasioni, è davvero una boccata d’ossigeno tra le tante produzioni che in questo periodo ci stanno sommergendo. Suoni diversi, sonorità del popolo miscelate con la sapienza di un musicista che la sa lunga e che sa ben integrare tra passaggi folk con leggeri soffi di jazz, toccate di pop e tanta di quella world music che ha tanto di italico. Poi questo è un album che si riascolta con sempre maggiore attenzione fino a quando quei suoni non ti sono entrati nelle ossa, ma senza prima averti fatto venire la pelle d’oca. È accaduto con African Scars che, senza nulla togliere agli altri ospiti, con Patrizio Fariselli diventa un sublime passaggio di poesia. Già senza nulla togliere agli altri musicisti e agli altri pezzi, come quel Lorenzo The Magnificent che è come leggerne la storia “in musica”.

È chiaro che ogni pezzo inserito in questo disco, che è anche una “raccolta” di musicisti di diverse estrazioni, ha la sua chiave di lettura: da Francesco Di Bella (24 Grana), voce nel singolo This Is The World We Live In, che vede anche il debutto di Moneti come cantante, oltre alla partecipazione di Alfonso “Fofo” Bruno, chitarrista e compagno di strada di Di Bella. Sempre nello stesso brano, la batteria di Marco Confetti, musicista toscano che ha suonato anche al fianco di Sting. Patrizio Fariselli, una volta negli Area, contribuisce con il suo tocco caratteristico al synth e al piano in African Scars mentre Alfio Antico – che avrò visto diverse volte nei vari festival popolari che mi son girato su e giù per l’Italia – suona i suoi tamburi a cornice in My Sweet Tsunami, accompagnato da Mattia Antico al dulcimer. Lorenzo The Magnificent, che è dedicata al figlio nato recentemente, riunisce tre generazioni di Moneti, Nanni (il padre) al banjo, Francesco, e un campione vocale di Lorenzo.

Ed è poi altrettanto vero nell’ascoltare Cosmic Rambler che, come dice lo stesso Francesco “I brani sono usciti con una fluidità che mi ha impressionato”, racconta il musicista toscano “ho fatto coabitare strumenti che suono da trent’anni con strumenti che suono da tre giorni, con l’approccio e l’entusiasmo di un bimbo lasciato solo in una stanza piena di giocattoli.” Cosmic Rambler, è un disco fatto col cuore di un musicista e con la testa di un viaggiatore, un disco che si presta bene a momenti di ascolto per ora in solitudine…in attesa che si ritorni alla normalità perché questa è musica che fa viaggiare in compagnia, tanta compagnia!

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