Vic Petrella – Sperimentalist

Ascoltare il prodotto di questo artista foggiano è un vero e proprio tuffo in quella musica che viaggia tra post rock, elettronica, ambient ed un certo sperimentalismo sinfonico che a volte ci sembra di accarezzare le note appena uscite da questo cd che ci è giunto e che già dalla copertina si presenta affascinante. Un mini lavoro questo Sperimentalist di soli quattro brani, ma che contiene tanta di quella vitalità sonora da far paura per quanto la stessa è coinvolgente. C’è poi, giusto per non farsi mancare nulla, una tematica attualissima da spingere gli ascoltatori ad una riflessione profonda sui temi che Vittorio ci propone con questo esordio che non è solo musicale, un esordio che a differenza di tanti altri lo si potrebbe definire addirittura “politico”, di quella politica vera dove, il pensiero che vede l’uomo al centro delle riflessioni, è l’uno vero atto politico che ci si possa permettere. Da Red Zone, brano scritto durante la quarantena a cui tutti siamo stati costretti durante il lockdown, a Under The Stars che tratta del nostro essere minuscoli in confronto all’universo con una sonorità unica, ricercata, raffinata, a quella ricerca e realizzazione sonora che giunge con Historia Magistra Vitae che spinge ad una ulteriore riflessione, validissima in questo periodo, e cioè imparare dal passato, dagli errori commessi per salvarsi, una riflessione che di questi tempi tiene banco così come tengono banco le riflessioni su quello che siamo e su dove andremo. Chiude Nature che vuole essere quella conclusione perfetta di un viaggio in cui tutti gli esseri umani dovrebbero aspirare perché, salvare la natura vuol dire salvare noi stessi, vuol dire salvare l’intera umanità. Vic Petrella stupisce davvero con questo suo esordio fatto di una musicalità che, anche se sembra essere una space suite è invece una musica che prende in testa e nel cuore.

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