The Sherlocks – Under Your Sky

Dopo il debutto di due anni fa con Live For The Moment che li proiettò nella top ten come un fulmine a ciel sereno, gli Sherlocks tornano con questo secondo lavoro, Under Your Sky, un album che oltre ad essere pregno di significato, funziona perfettamente in ogni suo passaggio musicale grazie anche ad una composizione senza troppi fronzoli. L’apertura, affidata ad I Want It All che nel titolo a noi ricorda un’altra bella ballata dylaniana, I Want You, celebra un messaggio d’amore con lo stile che sembra, in apparenza, contaminato da una certa influenza “commerciale”. E la tematica dell’amore continua anche nella successiva NYC (Sing It Loud) che invita ad esplorare il mondo di un’altra persona, il tutto concentrato in un condensato di musica che va dall’indie rock all’alternative al brit pop. Quando si giunge a Waiting c’è una sorta di stacco con i primi due pezzi perché il brano si presenta con accordi chitarristici più profondi e misurati, il tutto anche nella parte dell’inciso solista. E questa profonda interpretazione degli Sherlocks lascia il segno anche stavolta, proseguendo poi con gli stessi cambiamenti in Magic Man e Dreams anche se, con quest’ultimo pezzo, ci sembra di ritrovarsi nelle naturali situazioni che quotidianamente viviamo ed in particolare di questi tempi. Infatti, qui si parla di disperazione, di mancanza di ambizioni, insomma, il quotidiano messo in musica con questo Under Your Sky che, quale secondo album della band inglese, fa un notevole salto di qualità rispetto al precedente Live for the Moment. Il suono qui appare molto più maturo, con passaggi anche alla Killers ed altre dell’area di Manchester, senza dimenticare naturalmente gli Oasis, che vi entrano di diritto. Se poi si pensa che proprio i The Sherlocks hanno spesso aperto proprio i concerti degli Oasis…è tutto dire. Il resto dell’album segue la composizione delle prime quattro tracce ma non si offre mai a ripetitività, anzi, tutto sembra scorrere liscio come l’olio e senza che nessuno ci scivoli sopra. Under Your Sky è comunque un album che fa dell’elettricità la propria essenza, con quei suoni a volte convulsi a volte caldi, perfettamente miscelabili tra loro quasi questo fosse una produzione realizzata per essere suonata di fronte a folle oceaniche come accade nei festival rock. E poi c’è Under Your Sky, ultimo pezzo in lista, capace di racchiudere tutto quello che questa band inglese è, dalla musica alle parole; già perché gli Sherlocks, che si presentano sotto il loro cielo, di grande musica sembra che vogliano continuare

Ti potrebbe interessare