Godspeed You! Black Emperor – Yanqui U.X.O.

Nei dischi dei Godspeed! You Black Emperor ci sono sempre degli elementi fondamentali, e non è da meno questo Yanqui U.X.O. del 2002. Il primo di questi elementi è come sempre la copertina, che qui viene proposta con un aereo da guerra che riporta il pensiero allo sgancio delle bombe intelligenti su Israele inizio di quella seconda intifada israelo-palestinese e, non è un caso, che il titolo sia, nella traduzione letterale italiana, “Bomba Americana Inesplosa”. Il secondo elemento è come sempre quello dell’impegno politico che questa band canadese pratica attraverso la sua musica; il terzo elemento, come sempre accaduto per i Godspeed! You Black Emperor è che le musiche sono realizzate con l’apporto di ulteriori musicisti che contribuiscono a fare del gruppo un vero e proprio ensamble musicale. La colonna portante di questo album è come sempre la musica, che grazie ad una orchestrazione esemplare mette in risalto atmosfere alle quali i GSBE ci hanno abituato ma che sanno raccontare il loro pensiero su fatti politici che hanno spesso contribuito a scuotere le coscienze dei più, così come accade per questo lavoro in cui l’Intifada è il mantra stesso che si mantiene in vita lungo tutta la proposta musicale. Le cinque lunghe tracce del disco sembrano inizialmente alquanto indecifrabili ed infatti, il primo pezzo 09-15-00 prende il nome proprio dalla data in cui ebbe inizio la seconda intifada palestinese esplosa a Gerusalemme il 28 settembre del 2000 e che si estese in tutta la Palestina dopo la visita di Sharon al Monte del Tempio, luogo sacro per i musulmani e gli ebrei nella Città Vecchia.di Gerusalemme. Ma se la storia racconta come sempre di guerra, qui in Yanqui U.X.O. la musica dei Godspeed! You Black Emperor è dolorosamente triste ed induge a pensare alle migliaia di vite umane sprecate per un territorio da controllare. Ecco allora qui il senso di una musica che è anche messaggio politico, impegno sociale e sviluppo di idee attraverso i suoni tipici di un post rock al quale i Godspeed! You Black Emperor fanno sempre riferimento. Così accade che quella tristezza sonora proposta si evolve lentamente con i crescendo di chitarra ed i suoni dei tamburi che sembrano evocare le marce militari mentre, il violino, esprime la violenza compiuta di una guerra tra popoli. Il secondo pezzo, che guarda un po’, è omonimo al primo, 09-15-00, nella sua brevità è una sorta di eco all’introduzione con uno sviluppo chitarristico delicato che fa diventare questo brano ancor più triste del precedente. Con Rockets Fall On Rockets Fall la composizione si trascina per i sentieri di una fastosità che porta, nella fase finale del pezzo ad un crescendo troppo lungo soprattutto per chi ascolta per la prima volta questo lavoro e questa band. Ed è giusto andare a riascoltare più volte Yanqui U.X.O. se si vuole assaporarne appieno il senso. Certo, qui, ben venti minuti di musica lasciano il segno, ma vi sono passaggi inusuali dove al silenzio si intrecciano clarinetto ed una splendida chitarra dal sapore tipicamente rock. Conclude Motherfucker=”Redeemer che divisa com’è in due parti porta inizialmente in un mondo da discoteca per piombare poi nei suoni di un Settanta mai dimenticato dai rocker dove le chitarre e gli archi, in conclusione del brano, la fanno da padrone. Yanqui U.X.O. è tuttavia un disco impenetrabile, un disco da post rock evoluto dove l’ascolto non è mai pari alla creazione musicale di questa band canadese che rende, ancora una volta, un sontuoso ed impareggiabile lavoro ai propri estimatori… e non solo a quelli.

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