Piero Ranalli, in arte Unimother 27, si presenta con una Chrysalis

Dopo Acidoxica il polistrumentista Piero Ranalli, in arte Unimother 27, si ripresenta a noi con un nuovo lavoro di cinque tracce una più interessante dall’altra soprattutto per il fatto che la musica che giunge fino a noi ci ricorda certi lavori chitarristici fine anni settanta. Atmosfere vellutate, richiami a profumi d’oriente, come accade per il secondo brano di questo Chrysalis pubblicato lo scorso maggio, e che va sotto il nome di Smell Of The Holy, riporta a ricerche di suoni che variano tra psychedelìa pura ed i ritmi più ancestrali che si possano incontrare in un disco che è l’anima ed il corpo dello stesso Ranalli. Se con Misery Are Lost In The Immense Desert Of Wisdom, pezzo di apertura di Chrysalis, la chitarra, e nel complesso tutta la musica, rendono il brano quasi una electric dance, Smell Of The Holy viaggia su un prog elaborato, quasi di ricerca, segnando a favore dello stesso Ranalli una capacità artistica e stilistica ormai più che rare. Qui la psichedelìa è il succo vitale che dà al pezzo la parvenza di uno sperimentalismo sonoro che noi amiamo meglio chiamare “ricerca interiore” perché, Smell Of The Holy, è probabilmente la visione di una e più strade sperimentali che Ranalli percorre con tutta la sua bravura di polistrumentista. The Prisoner ci presenta invece un Ranalli che affonda le proprie radici nel puro dark sound, un po’ come quello dei Psychedlic Witchcraft, band del fiorentno di cui abbiam parlato in diverse occasioni. Certo il tocco di Ranalli è tutto personale ma crediamo che la sua sia davvero una musica che viaggia tra generi diversi, piena di inventiva e capacità strumentali uniche come solo un’artista come Unimother 27 sa fare. Con Flow Of Universal Becoming siamo nella pienezza di un recitativo da parte di Ranalli, un pezzo strano che per indole e sonorità non sembra appartenere a questo artista anche se poi, la chitarra, è ancora una volta la protagonista assoluta del brano utilizzata come se fosse il pennello che dà gli ultimi tocchi ad un quadro su cui è rappresentata la crisalide che Piero ci propone in questa sua ultima produzione. Chiude il disco Metamorphosis, brano lunghissimo di 19:50, suddiviso in due parti, Larva e Mente Adulta, nei quali Unimother 27 esprime tutte le sue potenzialità chitarristiche che non strabordano mai in chiassose plettrate ma sono il frutto di una costante ricerca che ha condotto Ranalli a sfornare questo nuovo lavoro, Chrysalis, da ascoltare tutto d’un fiato per le sonorità nelle quali coinvolge chi lo ascolta.

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