Screaming Dead Balloons – L’Un Ar Id

Dopo il precedente, strabordante lavoro che ci ha davvero colpito e di cui abbiamo parlato in precedenza, un altro colpo giunge ai nostri timpani con questo disco che abbiamo messo sul piatto per ascoltarlo con la dovuta attenzione. Ci aspettavamo, come spesso capita alle band, una caduta di stile rispetto all’esordio, ma in realtà siamo, ancora una volta, di fronte ad uno straripante sound fatto di kraut, psych, garage e di tanti generi che ci riportano indietro nel tempo quando il rock era non la madre, ma il padre di tutti i sound. Non c’è che dire, ma la bravura di questi ragazzi greci, gli Screaming Dead Balloons, sta tutta nel saper sapientemente e magistralmente miscelare il garage con la psichedelia, un po’ come i cari e mai dimenticati Hawkwind che hanno fatto un po’ storia in questo genere di cose. Infatti, anche lo space rock è abbastanza presente in questo disco, ma sa mantenersi perfettamente sempre ai margini di tutto quel “creato” che riuscirebbe a far innamorare anche San Francesco. Scusatemi se divago un po’ in questo frangente ma ne vale la pena ogni tanto far sfuggire la mente dalla solita quotidianità. Ritornando a questa produzione, con L’Un Ar Id degli Screaming Dead Balloons, pubblicato il 18 gennaio di quest’anno, la band greca pare azzeccare il momento perché questo LP è fatto di quel materiale e quelle sonorità che in questo momento ci si aspetterebbe dagli Screaming. E tutto ciò è un segno evidente di intelligenza musicale, di conoscenza dei propri mezzi a disposizione e del possesso di idee chiare e precise, non buttate lì a caso tanto per produrre, ma messe su vinile perché sono tutte idee complete ed evolute. Infatti, questa evoluzione la si intravede nella copertura di una vasta gamma di suoni che sono sotterranei, malinconici, che esplodono quando è il caso in un punk garage estremo ma che alla base di tutto hanno, come ormai dna di questa band, il rock’and’roll a portata sempre di mano, anzi di strumento. Le voci, lo abbiamo già anticipato nella recensione del precedente disco, sono assolutamente uniche e straordinarie, a volte appaiono come le timbriche che accompagnano il metal più viscerale, mentre, spesso, invece, sono il mantra di tutto un discorso sonoro cucito su misura oltre, naturalmente a ritmo, bassi e toni di chitarra da far paura. E questo nuovo L’Un Ar Id lo dimostra ampiamente attraverso il brano di apertura Y.O.L.A. che gioca molto anche su un bel rock’n’roll, un pezzo che trascina il piede e dal vivo di certo porterà la gente a ballare freneticamente. E tutto a differenza di Nio Nio che appare più un brano da ricerca anche se viene qui inserito un mantra sonoro che non ci fa restare di certo indifferenti. Anzi qui siamo proprio in pieno modern psycho rock, un pezzo che sprigiona energia allo stato puro come non accade spesso. Bella qui poi la prova del bravo Ioannis Pispirikos che alla chitarra sfodera un solismo quasi da mille e una notte. E così accade che gli Screaming Dead Balloons oltre a sfornare, in questo 2019, un disco di soli trentasette minuti, dimostrano pienamente di quanto siano in grado di fare perché, questi ragazzi della madre Grecia sono davvero – almeno per noi che li abbiamo ascoltati per la prima volta in assoluto – una vera ed eccellente sorpresa. E poi quella stupenda Super Psych People che da subito abbiamo riportato sulla nostra chitarra elettrica non lascia spazio a nessun altro commento perché qui se pensate di trovarvi di fronte a dei dilettanti…vi sbagliate di grosso.

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