Fabio Zuffanti – In/Out

Fabio Zuffanti è l’uomo del progressive italiano, le sue esperienze lo hanno condotto ad essere un attento osservatore di quanto lo circonda in campo musicale. Ideatore di progetti che portano il nome di La Maschera Di Cera, Höstsonaten, Rohmer, laZona, Aries, La Curva Di Lesmo, L’Ombra Della Sera, Quadraphonic, R.u.g.h.e, Fabio non si è mai lasciato surclassare dai momenti anzi, ha sempre cercato nuove strade finanche nella scrittura di alcuni libri, non ultimo quello su Franco Battiato, La Voce Del Padrone, pubblicato lo scorso anno per Arcana Editrice. Ora, il Zuffanti nazionale, anzi, internazionale, l’uomo che ha dato al prog ed alla musica italica un nuovo volto, si ripresenta in questo 2019 con In/Out che, come ha dichiarato lui stesso, farà arrabbiare i tanti appassionati di musica progressive. Ed ha pienamente ragione quando lo dichiara perché di progressive in questo In/Out ci sono solo delle …. toccate e …. fughe, leggere, appena percettibili ma, per chi ha orecchie fini, perfettamente toccabili. Il disco è tutto un divenire, una costruzione babeliana che riporta agli anni in cui la musica rock era il maximum, quegli anni ’70 anche se la produzione ha rispettato le linee di realizzazione dei dischi in vigore tra gli ottanta e i novanta. Poi il canto ci rimanda ad un Zuffanti ancora folgorato sulla via di un immenso Battiato sul quale ha realizzato il suo ultimo libro “La voce del padrone”. Ascoltare In/Out è più che un piacere, è un vero e proprio viaggio tra le esperienze sonore di un Zuffanti sempre più immenso, capace di muoversi nella musica come il jolly di una scala quaranta, meglio ancora, come un Re Mida. Ed il viaggio inizia con un’introduzione che già lascia prevedere l’imminente futuro, Ascoltate Attentamente Perché Sono Cambiate Le Nostre Opzioni,  un futuro fatto di quelle manipolazioni sonore ed elettroniche di Livio Magnini, che Bluvertigo è dire tutto. Insomma, un bel pezzo davvero che spiana la strada alle successive composizioni di questo ultimo lavoro del Zuffanti musicista senza limiti. Con il secondo pezzo, Fase Uno, arriva lo Zuffanti che non ti aspetti: introduzione elettronica al quale subentra quel grande rock con una chitarra accompagnata da un violino che riporta indietro agli albori del rock, ma non ci si può fermare qui ed infatti, le voci alla Battiato si incastrano su armonie che vagano tra elettronica, psichedelìa e la migliore tradizione rock tricolore. Con Gli Inconsolabili ci sembra che Zuffanti vogia un po’ trasmettere quanto egli appaia realmente, quasi un’autobiografia autorizzata per l’incisione ma non per la scrittura. In/Out oltre ad essere la title track è anche un pezzo che dire fantastico è dire poco; infatti tutto in questo pezzo quadra, dalla scrittura musicale, al testo, al cantato che è semplicemente fantastico ed inusuale come tutte le cose che Fabio, tra l’altro nostro caro amico, è in grado di realizzare. Ed è proprio questo il vero centro di un lavoro che durerà nel tempo, un’altra gemma che si aggiunge al ricco carniere di questa mente unica nel nostro panorama musicale. Ma la parte che più ci ha appassionato in questo pezzo è l’uso di una chitarra acustica che accompagna una voce che sembra essere quella del Battisti migliore, ed è proprio il caso di dire che proprio qui, in In/Out c’è tutta la genialità di uno dei migliori artisti rock del panorama nostrano. In/Out è un disco che in soli nove pezzi racconta del disordine che comanda questo tempo che viviamo, quello che realmente siamo,  un disco che ha il coraggio di dire realmente come stanno le cose, e se non fosse stato Fabio Zuffanti a realizzarlo, probabilmente nessun altro lo avrebbe potuto concepire. D’altronde a noi sembra che per fare questo disco, Fabio Zuffanti ci ha messo davvero coraggio perché, oggi, anche nella musica, uscire dalla solita etichetta non è facile. Zuffanti ha avuto il coraggio di farlo.

  1. Ascoltate attentamente perché sono cambiate le nostre opzioni
  2. Fase Uno
  3. Gli Inconsolabili
  4. In/Out
  5. Violenza Domestica
  6. I/O Coda
  7. Se Ci Sei
  8. In-Quieti
  9. Frantumazione

Credits:

Zuffanti: In/Out
Prodotto da Livio Magnini
Musiche di Fabio Zuffanti
Testi di Piergiorgio Pardo e Fabio Zuffanti

Fabio Cinti: voce solista
Livio magnini: chitarre, tastiere, basso, cori
Nicola Manzan: violini
Giovanni Pastorino: piano, tastiere
Paolo “Paolo” Tixi: batteria
Fabio Zuffanti: basso, voce

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