The Who. A little million memories. Ricordi di una rock’n’roll band

Se si vuole conoscere un po’ della storia del rock, passare attraverso i lavori degli Who e da questo libro è assolutamente necessario, anche per tutto il materiale inedito in esso contenuto. Gli Who sono da sempre considerati tra le band più influenti nella storia della musica rock grazie anche al loro approccio di natura progressive ai suoni, quasi sempre aggrediti con maestrìa. Basti a ciò pensare ad opere musicali mastodontiche come lo sono state Tommy e Quadrphenia che hanno contribuito ad aprire nuove strade sulle quali si sono cimentati artisti come David Bowie con il suo The Rise And Fall Of Ziggy Stardust And The Spiders From Mars, i Genesis con The Lamb Lies Down On Broadway ed ancora The Wall dei Pink Floyd o Thick As A Brick dei Jethro Tull. Ma sono stati anche gli ispiratori e la maggiore influenza per band come i Jam così come il suono, in particolare nella forma live, ha influenzato band come i Green Day ed altre ancora. La loro produzione musicale parte nel 1965 con The Who Sings My Generation e giunge al 2006 con Endless Wire ai quali si aggiungono tanti lavori solisti da parte dei vari membri che nel tempo si sono succeduti nella band di Pete Dennis Blandford “Pete” Townshend . Ma il loro maggior successo, quello che fece davvero esplodere tutta la gioventù inglese del tempo, fu quel My Generation un pezzo dove la band, rappresentando tutto il movimento mood del periodo, sfoga tutta la rabbia contro gli adulti in un modo davvero epocale fotografando così quella che era la loro attività musicale all’inizio della carriera. Gli Who, per fortuna dei pochi che hanno avuto il modo di vedere uno dei loro concerti, hanno toccato il nostro Paese nel lontano 1967 con i concerti tenuti a Torino, Bologna, Milano e Roma, nel 1972 con il bellissimo tour di Who’s Next, e nel 2012 con il tour dedicato a Tommy, l’opera rock per eccellenza. E così ci sono stati anche scrittori che hanno voluto approfondire i vari lati di questa poliedrica band, tirando fuori dal cilindro libri come The Who. Pure And Easy. Testi Commentati di Eleonora Bagarotti pubblicato nel 2015 o The Who E Roger Daltrey In Italia del 2016a cura di Antonio Pellegrini. Ora, a distanza di tanto tempo gli Who tornano ad essere oggetto di analisi grazie al bel volume, edito da Arcana Edizioni, pubblicato nel 2018 e scritto da Edoardo Genzolini, The Who. A little million memories. Ricordi di una rock’n’roll band che con un’analisi ed un approfondimento non usuale analizza quello che è il periodo di maggior crescita artistica della band londinese, quello compreso tra il 1967 ed il 1974, passando attraverso i vagiti della prima formazione, Hight Numbers, la morte di Keith Moon il grande batterista deceduto a Londra il 7 settembre del 1978. Il volume, che va letto attentamente anche per capirne i risvolti storici dei movimenti londinesi che si andarono man mano sviluppando intorno al mondo degli Who, è composto da materiale inedito, scatti fotografici unici, pagine di diari privati e racconti di giornate passate in compagnia della band. Tutto ciò comunque è raccontato attraverso episodi unici di particolare interesse come la loro partecipazione al famoso concerto che aprì un’epoca, quello di Woodstock, concerto tenuto insieme ad un’altra grande band come i Led Zeppelin, e tanto altro ancora. Quello che maggiormente risalta in questo libro è il racconto della loro grande disponibilità con i fan ai quali si sono rivolti sempre con rispetto ed affetto a differenza di altre gloriose band che il rapporto con i propri fan lo vivono distaccatamente. Per chi ha amato ed ama ancora gli Who, il libro di Genzolini The Who. A little million memories. Ricordi di una rock’n’roll band è da non perdere assolutamente, ma è anche un’interessante lavoro valido anche per coloro che gli Who non li hanno mai conosciuti o ascoltati. Se si vuole conoscere un po’ della storia del rock, passare attraverso i lavori degli Who e da questo libro è assolutamente necessario, anche per tutto il materiale inedito in esso contenuto. Chi non lo fa non sa cosa si perde. Buona lettura e buon ascolto.

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