AABU – Abbiamo Ancora Bisogno Di Urlare

Gli AABU sono un gran bel gruppo rock fedele, come dicevano i C.C.P.P. alla linea, tant’è che con il solo crowdfunding sono riusciti a produrre il loro secondo lavoro Abbiamo ancora bisogno di urlare, un  album forte, il cui maggior pregio è stata la registrazione in presa diretta che qui si sente tutta. Il messaggio che giunge all’ascolto di questo Abbiamo ancora bisogno di urlare ci riporta indietro nel tempo, agli anni 68 o 77 quando la gioventù urlava e si incazzava, così come sono incazzati gli AABU che nelle 12 canzoni proposte fanno sentire questo disagio e questo urlo rock che viene da dentro. E lo si percepisce già con il brano di apertura, quel Tutte Le Cose Sbagliate dove le chitarre ti martellano il cervello per farti scivolare in un vero stato di incazzatura profonda, perché oggi più che mai è palpabile con mano la sconfitta della generazione più giovane. E così, tra alti e bassi, tra riflessioni sulle sconfitte e sulla desolazione che circonda il mondo di una generazione “voluta morta”, Abbiamo ancora bisogno di urlare diventa una sorta di manifesto della nuova gioventù, quella gioventù inghiottita dalla comunicazione “solitaria e silenziosa”, quella di cui se ne può fare a meno. Poi, a noi incuriosisce molto come questo disco sia nato, ed infatti gli AABU, in una loro intervista hanno dichiarato che il lavoro in questione nasce in due momenti precisi: il primo è stato il confrontarsi ed il ritrovarsi in linea con uno stesso modo di pensare e vedere le cose, il secondo quello di una concezione di intenti univoca che ha coinvolto tutta la band oltre al fatto poi che, un disco, interamente registrato in presa diretta, fa il suo effetto…e che effetto! Gli AABU qui sono loro, nel modo più sincero che si possa immaginare!, sia idealmente che musicalmente parlando. Abbiamo ancora bisogno di urlare potrebbe essere considerato anche una specie di concept, ma la realtà è un po’ diversa da quella concezione, sì, magari c’è una sorta di continuità tra un pezzo e l’altro, ma l’idea di concept qui cozza con l’ideale che la band vuole trasmettere, ed allora, è meglio prendere il succo di ogni singolo pezzo e farne un mezzo…anche di lotta e di riflessione perché, quando le canzoni parlano di dolore, paura, delusione, beh allora …..c’è proprio da riflettere su un mondo che vede una gioventù legata ancora alla necessità di urlare…e non solo a quella. Dal punto di vista sonoro Abbiamo ancora bisogno di urlare è un disco che definire forte è limitativo perché qui, i suoni, lacerano ed esplodono ma allo stesso tempo colorano quella sorta di caos che regna sovrano ai nostri giorni. Chitarre che navigano tra onde bluseggianti e passaggi stoner la dicono tutta su questa produzione che nasce contestando ed esplode al momento giusto con tutta la sua rabbia intrinseca. Addirittura si potrebbe parlare di suoni nati senza il minimo controllo, ma ciò non è un difetto, anzi è un pregio se si considera che tutto il lavoro è in presa diretta e poi consideriamo che oltre al pregio qui c’è anche il coraggio di una giovane band bolognese che ci mette la propria faccia in questa scommessa. Ed è così che Abbiamo ancora bisogno di urlare diventa poi emotività espressa attraverso un’elettricità sonora che sembra non darsi pace, un disco che è pura ira ma anche riflessione su uno stato di cose che si può esprimere solo con il rock, un rock che diventa l’arma più pura di una lotta senza limiti ma anche di un’intera generazione allo sbando. Potremmo considerare Abbiamo ancora bisogno di urlare una sorta di manifesto? Fatecelo sapere dopo averlo ascoltato.

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