Lou Reed – Set The Twilight Reeling

Dopo aver sfornato i capolavori New York, Songs For Drella e Magic And Loss, e dopo una lunga tournee con i ricostruiti Velvet Underground per Lou Reed giunge il momento di rimettersi al lavoro nonostante le sue vicende personali ed affettive continuassero su strade tortuose. In quel periodo infatti Reed era coinvolto in una nuova storia con la performance artist più in voga del momento, Laurie Anderson, e ciò dopo che lo stesso aveva archiviato la relazione con Sylvia. In quel periodo erano in tanti a chiedersi su che tipo di musica Reed si sarebbe catapultato soprattutto dopo la fine della seconda resurrezione dei Velvet Underground e in particolare dopo che il depressivo Magic And Loss era stato pubblicato. Allo stesso tempo anche il rapporto di lavoro con Sylvia, che all’epoca le fungeva da manager, fu estinto da Reed che cancellò oltre alle sue carte di credito e, dal punto di vista personale cancellò la presenza della moglie con il divorzio. La nuova relazione che Reed aveva avviato con la Anderson metteva tuttavia gli amici di Lou nelle condizioni di affermare che quel rapporto non poteva durare troppo anche se poi il seguito darà ragione a Reed che sarà unito alla Anderson fino al giorno della morte. Ma a parte le vicende personali che comunque hanno sempre un ruolo importante nei lavori degli artisti, veniamo ora a Set The Twilight Reeling, un disco dove ancora una volta Reed parla della sua New York, la metropoli dove egli stesso vive, nell’East Village e più precisamente a Downtown, un disco che, tra l’altro, ha un sapore particolare essendo stato registrato metà in studio e metà in live, un disco dove ci trovi anche un bel blues, un LP dove viene messa in atto una sorta di autodifesa del bassifondi di Manhattan, un lavoro musicale anche politico se vogliamo; già perché con Sex With You Parents Part II Lou Reed racconta di alcuni repubblicani che nascondono dietro i loro volti da perbenisti l’abuso dei propri figli. Il solito Reed insomma. Set The Twilight Reeling, se escludiamo il solo pezzo di apertura si muove su canzoni lente e su temi come i rapporti di coppia. Ed è proprio qui il senso di tutto il lavoro che è dedicato a Laurie Anderson, la nuova compagna di Reed. Il disco dal punto di vista degli arrangiamenti è davvero impeccabile, la voglia di suonare fuoriesce da ogni solco allo stesso modo in cui quello che si nota è un Reed più consapevole di ciò che realmente vuole. Comunque sia Set The Twilight Reeling, attraverso alcune canzoni, parla anche dello stesso  Reed come nel caso di NYC Man, ma ci sono anche bei momenti rock come solo il miglior Reed che conosciamo sa fare. E’ il caso di Finish Line e Trade In dove il rock si sente, eccome; poi ballate acustiche quali Hang On To Your Emotions richiamano l’amore che Reed sta vivendo per la Anderson. In tutto Set The Twilight Reeling, oltre alla scrittura tipica louridiana, quello che si nota in modo costante è il grande lavoro di Fernando Saunders che ricama splendidi giri di basso sulle storie raccontate. Insomma un disco che è anche il ritorno al rock’n’roll di Lou Reed, un album che riparte per una nuova trilogia dove The Raven giocherà un ruolo fondamentale, e Set The Twilight Reeling pur non avendo picchi assoluti è comunque un album di grande livello, un album da rivalutare sia perché vi sono pezzi come Egg Cream e NYC Man che fanno vedere di che pasta è fatto il rock’n’roll sia perché in tutto il disco c’è un’enorme lavoro di perfezionamento del suono. E sappiamo tutti quanto Lou Reed in questo sia sempre stato rigoroso. Non fate mancare alle vostre orecchie un’ascolto del genere e se potete andate a vedervi su youtube uno dei pezzi dell’album suonati insieme ad Elvis Costello. Poi, scrivete alla redazione.

 

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