Alice Cooper – Zipper Catches Skin

Zipper Catches Skin è uno degli album di Alice Cooper del quale preferirei non parlarne. Ma considerato il quasi obbligo a scriverne, l’ho riascoltato a distanza di tempo, forse, con un certo distacco. Certo, di emozioni non me ne ha suscitato né ora né quando fu pubblicato, fatto sta però che anche i passaggi meno “gloriosi” nella carriera di un’artista non vanno comunque trascurati. Ed eccoci qui a parlare di un lavoro che va controcorrente rispetto ai precedenti, un lavoro che nelle intenzioni dell’artista tenta di divertire. Certo che dopo il disastro del precedente Special Forces con questa nuova produzione Cooper tenta di superare un po’ se stesso inserendo nella band il buon vecchio Dick Wagner. Ma la situazione non migliora, anzi; a ciò basti aggiungere che i risultati di quest’album sono il prodotto delle situazioni che spesso vedevano un Alice in studio, durante le sessioni di registrazione, che oltre a non mantenersi quasi in piedi era sempre imbottito di crack ed alcool. Sta di fatto che in questo disco il contributo di Dick Wagner è inconfondibile al punto da rendere Zipper Catches Skin un lavoro di “chitarra” nonostante siano presenti sul set anche i sintetizzatori.

La maggior parte delle tracce di Zipper Catches Skin sono state scritte con i chitarristi John Nitzinger o Dick Wagner o addirittura con entrambi e questo è stato un segnale importante per lo stesso Cooper e la sua creatività. Il risultato però non è quello sperato e lo si evince dalle vendite del disco che vanno male. Nonostante tutto però, l’album non è da considerare  del tutto negativamente, probabilmente per noi a stento raggiunge la sufficienza,  ma qualcosa di buono la si trova comunque a cominciare dalla copertina che riporta i testi sotto una striatura di sangue.

Il disco suona molto hardcore ma alla fin fine l’intero lavoro, che Alice Cooper compone, tenta di adeguare la musica prodotta alle sonorità new wave del periodo con una strizzatina d’occhio anche al punk. L’Lp si compone in larga parte di vere e proprie canzoncine che non hanno nulla delle precedenti e gloriose produzioni di questo artista, ma la presenza di Wagner dà al disco un suono più rock a sfavore degli ormai immancabili synth. Insomma Zipper Catches Skin è, musicalmente, un mix confuso di hard rock e new wave, ma le idee, invece, sono a zero e fanno si che questo sia un album capace di sfatare la figura del più solido Cooper dei primi lavori. Insomma, la trilogia iniziata con Special Forces nel 1981, e proseguita con questo Zipper Catches Skin del 1982 e destinata a concludersi con DaDa, fanno si che l’album di cui abbiamo parlato sia da dimenticare in ogni modo.

 

 

 

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