La Coscienza di Zeno – La Notte anche di Giorno

zenoLa Coscienza di Zeno è una delle migliori formazioni del progressive italiano attuale. Il gruppo è di Genova, città che in passato ha donato lustro al prog nostrano ma che e che comprende nomi come quello di Fabio Zuffanti con tutti i suoi numerosi progetti (Finisterre, La Maschera di Cera, Hostsonaten solo per citarne alcuni), Il Tempio delle Clessidre, Il Segno del Comando e appunto La Coscienza di Zeno. Il gruppo, che ha già alle spalle 2 ottimi dischi come l’esordio e “Sensitività”, con questo terzo terzo lavoro intitolato “La notte anche di giorno” diventa davvero ambizioso: nella migliore tradizione di questo genere l’album è incentrato su un concept che ha per protagoniste 2 donne, una giovane suicida e una centenaria in passato staffetta partigiana. I testi, bellissimi, profondi ed esistenzialisti, sono opera del tastierista Stefano Agnini, autore anche delle musiche. Gli altri membri del gruppo sono l’altro tastierista Luca Scherani, l’esperto bassista Gabriele Guidi Colombi, il talentuso chitarrista Davide Serpico, il batterista Andrea Orlando e l’ottimo cantante Alessio Calandriello, dotato di un timbro molto personale. Per l’occasione l’organico è stato allargato al violinista Domenico Ingenito, alla violoncellista Melissa Del Lucchese, alla flautista Joanne Roan e alla brava cantante Simona Angioloni.

Musicalmente l’inserimento degli archi ha sicuramente giovato donando maggiore varietà e nuove sfumature al sound. “La notte anche di giorno” è diviso in 2 suite intitolate “Giovane figlia” e “Madre antica”. Il fatto che il gruppo abbia deciso finalmente di dedicarsi alla suite dimostra la piena maturità raggiunta e farà la gioia di tutti gli amanti del progressive che, notoriamente, vanno in brodo di giuggiole quando possono ascoltare composizioni lunghe e stratificate. “Giovane figlia” parla di una ragazza suicida: le liriche sono concentrate sul tema del dolore. La suite è divisa in 6 sezioni: da segnalare in particolare “Il giro del cappio” e “Libero pensatore”. Si tratta di un brano mozzafiato che non annoia mai e, sinceramente, era da molto tempo che non ascoltavo musica così ispirata e coinvolgente, figlia di gruppi mitici del vecchio prog italiano come La Locanda delle Fate. Si sentono anche riferimenti ai Genesis in quello che è un vero e proprio trionfo del sinfonico. Le tastiere – di Agnini e Scherani – la fanno da padrone creando atmosfere sontuose mentre il violino riesce a portare nuovi colori all’insieme. Molto incisivi sono poi gli assoli di chitarra di Davide Serpico. L’ultima sezione –“Lenta discesa all’Averno” – è cantata in francese da Simona Angioloni ed è la rivisitazione di una vecchia ballata bretone. La seconda suite – divisa in 4 sezioni – è invece meno immediata della prima. Rispetto a “Giovane figlia”, “Madre antica” è più frammentata e necessita di qualche ascolto in più per essere assimilata ma nondimento il livello resta molto alto con ancora gli archi in grande evidenza e una solida sezione ritmica guidata dal basso di Colombi.

“La notte anche di giorno” è in definitiva il miglior album de La Coscienza di Zeno e uno dei dischi di prog italiano più validi da molto tempo a questa parte. A mio parere ci troviamo di fronte a un piccolo capolavoro. Genova si conferma una fucina di straordinari talenti. Il disco esce per la Fading Records.

 

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