Solchi Sperimentali una guida alle musiche altre

antonello crestiSOLCHI SPERIMENTALI è il punto di arrivo di venti anni di ascolti “matti e disperatissimi”, il tentativo di tracciare un percorso che, snodandosi attraverso i circa 300 album recensiti, fornisca una immagine il più ampia possibile di tutti i percorsi sperimentali affrontati dalla “musica giovane” dagli anni sessanta ad oggi. L’idea di “avanguardia” che emerge da queste pagine, lungi da essere polveroso argomento per accademici, è materia palpitante, una sorta di impulso creativo che ha animato e arricchito i percorsi di numerosissimi artisti operanti negli ambiti musicali più vari, dalla psichedelia al jazz rock, passando per il folk, la musica panetnica, arrivando infine a fenomeni come la musica elettronica e il black metal. Una simile volontà di abbattere steccati e barriere è ben espressa anche dal trovare trattati, su queste pagine, musicisti dalle provenienze geografiche più varie e sorprendenti, senza nessuna sudditanza culturale verso il solitamente privilegiato mondo anglofono. SOLCHI SPERIMENTALI è una straordinaria opportunità per conoscere musiche altre, in gran parte mai affrontate dalla stampa specializzata. Una guida attendibile e, insieme, il diario di una antica, folle, passione.

Il libro è suddiviso in una quarantina di capitoletti ognuno dedicato a uno stile, un genere, un’area geografica o culturale, e aperti dal disco che più significativamente la rappresenta o ne è stato il capostipite. Ne nasce così una piccola mappa attraverso la quale individuare influenze, discendenze, sviluppi, cambi di prospettiva. Così per esempio se “Introspezione” degli Opus Avantra apre il capitolo dedicato a “Avanguardia/Tradizione in Italia”, le schede successive sono dedicate a Cacciapaglia, Pierrot Lunaire, Arturo Stalteri, Luciano Cilio, Pepe Maina. Saranno invece i This Heat di“Deceit” ad aprire “Industriali Inattuali” cui seguono Good Missionaries, Lemon Kittens, Clock DVA, Hula, T.A.G.C. e Test Dept. Molto spazio è dedicato alla scena francese, troppo spesso colpevolmente ignorata da noi, all’interno della quale l’esploratore Cresti vi farà scoprire magnificenze inaspettate (qui magari avremmo inserito anche Nyl e Cheval Fou), ma non saranno poche le rivelazioni provenienti anche dal nostro Paese, per non parlare della Germania, della Scandinavia o dell’Estremo Oriente. Se per voi la musica è un viaggio continuo alla ricerca di sonorità nuove, di emozioni inedite e inaudite, se, per parafrasare Socrate, pensate che il più profondo conoscitore di rock è colui che sa di non sapere, che non è mai appagato, che sa che “underground” ci sono miriadi di tesori nascosti, allora Solchi Sperimentali è la guida che fa per voi, il vostro Virgilio negli Inferi piacevolissimi e disturbanti delle musiche più oscure.

Antonello Cresti sarà il 10 maggio al Circolo arci Eliogabalo di Fasano con inizio alle ore 20.30 per la presentazione di questo suo interessante lavoro. A seguire, la musica sperimentale suonata con la live performance ‘MISOPHONIE’ di ERGO (Marco Malasomma)

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